Plastic Free in azione nel Delta del Po: 2 tonnellate di rifiuti rimosse dalla Spiaggia delle Conchiglie

Sabato 4 gennaio, una quarantina di volontari in maglia blu si sono ritrovati alla Spiaggia delle Conchiglie, nel cuore del delta veneto del Po, rispondendo all’appello del coordinatore nazionale di Plastic Free, Riccardo Mancin. Per due ore, armati di guanti, pinze, carriole e carretti, hanno lavorato intensamente per ripulire l’area, rimuovendo circa 2 tonnellate di plastica e rifiuti, tra cui ingombranti, bombole, pneumatici e sacchi gettati dagli argini.

L’azione si è svolta in condizioni climatiche favorevoli, con sole e poco vento, e ha visto la partecipazione di volontari provenienti dal vicentino, ferrarese e padovano. Tuttavia, Mancin non ha potuto fare a meno di sottolineare la scarsa adesione da parte dei residenti locali: “È bellissimo vedere persone che percorrono tanti chilometri per proteggere e apprezzare questo territorio fragile, ma è un peccato che siano pochi i locali a partecipare. Dovrebbero avere maggiore senso di identità e attaccamento verso il proprio territorio”.

L’intervento non ha solo affrontato i rifiuti portati da mare e fiume, ma anche quelli abbandonati lungo la strada della Sacca, un problema grave e persistente nel Polesine. “Questo territorio è afflitto dagli ecocriminali che abbandonano serialmente rifiuti sugli argini”, ha spiegato Mancin, sottolineando la necessità di sensibilizzare e agire per contrastare questa pratica dannosa.

A dare visibilità all’iniziativa è stata anche la giornalista Anita Gallimberti, che ha documentato l’azione per una puntata del programma televisivo “Vivere il Polesine”, in onda sull’emittente nazionale Prima Free.

Mancin ha concluso guardando al futuro: “Il prossimo appuntamento è fissato per il 26 gennaio con un’uscita in barca sullo Scanno di Tramontana insieme alla famiglia Cacciatori. Le iscrizioni sono già aperte online nella sezione Eventi del nostro sito”.

L’operazione rappresenta un inizio promettente per il 2025, dimostrando ancora una volta che l’impegno collettivo può fare la differenza nella lotta contro l’inquinamento e per la tutela di un territorio unico e prezioso come il delta del Po.